martedì 28 dicembre 2010

NATALE all'AIAS!

Cari amici,
sotto l'albero è arrivato un regalo bello e inaspettato: la presenza del Vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi durante la Messa della Notte di Natale all'AIAS!
I ragazzi del Centro, attraverso le preghiere spontanee, i canti e la loro gioia, ancora una volta ci hanno insegnato a vivere il Natale nel modo giusto, con semplicità e attenzione all'essenziale. E' lo Spirito che soffia imprevedibile attraverso di loro.  "Le briciole che compongono l'AIAS" ha pregato la Carla, recuperando le parole espresse dal Vescovo durante l'omelia "si raccolgano tutte insieme per fare un unico pane", "I ragazzi del Centro, le briciole..che sono dono stupendo" ha aggiunto Elena. "Preghiamo per Don Renato" ha proseguito Roberto, ricordandoci l'assenza che, per la prima volta, tutti abbiamo avvertito durante la Veglia.
Le parole del Vescovo sono chiare e consolanti: "Non voglio che un patrimonio di fede e di umanità come l'AIAS che fa bella Pistoia come quant'altri mai, venga disperso, rimanga ferito o venga sciupato!".
In questi tempi penosi e complicati la presenza del Vescovo è stata un segno di speranza, un gesto di solidarietà e,  con le sue parole, "un segnale e un messaggio lanciato alle istituzioni e all'intera città" che ha reso più bello e sereno il nostro Natale.

Vogliamo leggere questa presenza alla luce delle parole pronunciate dal Papa in occasione del pranzo con i senza fissa dimora nel centenario della nascita di madre Teresa di Calcutta


"La luce del Natale del Signore riempie i nostri cuori della gioia e della pace annunciata dagli Angeli ai pastori di Betlemme: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama" (Lc 2, 14). Il Bambino che vediamo nella grotta è Dio stesso che si è fatto uomo, per mostrarci quanto ci vuole bene, quanto ci ama: Dio è diventato uno di noi, per farsi vicino a ciascuno, per vincere il male, per liberarci dal peccato, per darci speranza, per dirci che non siamo mai soli. Noi possiamo sempre rivolgerci a Lui, senza paura, chiamandolo Padre, sicuri che in ogni momento, in ogni situazione della vita, anche nelle più difficili, Egli non ci dimentica. Dobbiamo dirci più spesso: Sì, Dio si prende cura proprio di me, mi vuole bene, Gesù è nato anche per me; devo avere sempre fiducia in Lui."
 
Continuiamo ad avere fiducia nel Signore ed a rimanere uniti anche attraverso le oscurità: la prima occasione è dietro l'angolo!
Il 31 dicembre, infatti, festeggeremo al centro di San Biagio l'arrivo del nuovo anno!
La Comunità Maria Madre Nostra organizza il cenone e l'esclusivo (ma non troppo) party a seguire..
Sarà anche l'occasione per ringraziare il Signore dei doni ricevuti in questo anno: dagli incontri per i gruppi di ascolto, alle belle serate di preghiera e di convivialità trascorsi insieme, alla stupenda esperienza del mare, ai pellegrinaggi di quest'anno, dal viaggio a Torino per la Sindone, a Santiago (da oggi visibile anche on-line sul nostro canale VIMEO al seguente indirizzo: http://vimeo.com/18196605 )e Fatima, fino a Civitavecchia.
Il costo della cena è di 20 euro.
VI ASPETTIAMO!!!

Per info dell'ultima ora:
ugo: 3386509437

giovedì 16 dicembre 2010

Un pensiero per Alessandra


C’è un nuovo angelo in cielo. E’ Alessandra, che se n’è andata a 30 anni dopo duri mesi trascorsi da un ospedale all’altro e una vita segnata dalla presenza della croce. Eppure Alessandra è stata presenza luminosa, dono splendente anche nel dolore. Alessandra è importante per molti: per tanti amici che l’hanno accompagnata e incrociata nella sua esistenza, durante tanti anni o soltanto per una manciata di momenti.


A volte non era facile strapparle il sorriso. Ma proprio per questo era così bello e significativo, perché era timida, perché così - anche senza parole- chiedeva rispetto e un ascolto non distratto. Era bello il suo sorriso appena accennato, perché era il segno che insieme al suo cuore si apriva quello di chi le stava davanti. Non è questo un insegnamento stupendo?

L’ha sempre accompagnato la mamma, in silenzio, con pazienza, con l’amore senza misura che non cede neppure di fronte ai momenti più neri. Accanto a lei le mamme dei suoi amici e che più di ogni altro possono comprendere la verità di quello che ha sperimentato con lei. Non erano sole, perché intorno a lei, e con particolare evidenza in questi mesi, si sono stretti i suoi amici di ogni giorno con preghiere semplici e preziose, con il ricordo continuo e fiducioso. E accanto a loro tutti i dipendenti dell’AIAS di Pistoia, da chi guida il suo “pulmino” ai terapisti e ai medici che l’hanno aiutata e accompagnata ogni giorno. E poi i volontari. Pure nel dolore di questo momento è bello ricordare il modo con cui si sono fatti vicini all’Alessandra e alla sua mamma quando finiva il servizio e proseguiva l’amicizia, quando non poteva più l’assistenza, ma arrivava la dedizione e l’affetto. Questo è l’AIAS che conosco, dove Alessandra ha vissuto nell’ordinario e nello straordinario, nella riabilitazione e nella festa, nel buio e nella fede. Questo è l’AIAS che francamente non recupero nei giornali e nei titoli sulle locandine di questi giorni.

Qualche mese fa, in un momento di grande pena, all’ospedale dopo un’ennesima ricaduta, mi sorprese la secca domanda dell’Alessandra: “Che sei venuto a fare qui?”. Quanto mi ha insegnato quella domanda! E quanto deve meditarla chi intende impegnarsi per il bene dell’AIAS!

L’ultima volta che ti ho vista hai aperto e alzato la mano con gioia in un saluto silenzioso: un “ciao” così bello e luminoso che con quella domanda mi voglio tenere stretto stretto nella mente e nel cuore.